FRATELLANZA ALPINA

 55 zero  55 ANNI COME FRATELLI

 

Si, questo è stato il motto che abbiamo voluto stigmatizzare sullo scudetto commemorativo dei nostri 55 anni dall’inizio della SMA - Scuola Militare Alpina di Aosta: 18 aprile 1969, iniziava il 55° corso AUC- Allievi Ufficiali di Complemento- nel meraviglioso Corpo degli Alpini.

Un corso molto speciale, di circa 150 ragazzi, dalle più svariate provenienze geografiche e sociali, titoli di studio: diplomati, universitari, laureati e diversità di età, dai diciannove ai ventisette.

Allora il corso AUC prevedeva una permanenza di 5 mesi alla SMA come Allievo, a seguire 4 come Sergente AUC e gli ultimi 6 mesi da STEN, ai Battaglioni alpini.

I primi 6 mesi alla SMA sono stati piuttosto “tosti” e il duro addestramento passato e sofferto insieme ha creato quel legame fraterno, che è durato fino ad oggi, oltre 55 anni appunto.

Ci siamo regolarmente ritrovati dopo i primi 10 anni ed abbiamo continuato con periodiche riunione e ritrovi generali ai fatidici 20, 30 , 40, 50 e ora 55 anni dalla “naia”.

Ma quello che più ci ha e ci distingue, la continua volontà di mantenere i contatti e di ritrovarci con una cadenza e frequenza inverosimile: almeno un paio di volte ogni anno, in città e paesi diversi, con incontri organizzati dai vari “fratelli” presenti sul quel territorio, con visite culturali e enogastronomiche, sempre superlative, perfino una volta ci siamo ritrovati in Tunisia, perché io era là per lavoro.

Roma, Aosta, Torino, Trieste, Verona, Milano, Asti, Siena, Firenze, Salò, Trento, etc, etc.. ogni volta sempre più uniti e con il desiderio di ritrovarci e di passare un paio di giorni insieme in allegria e amicizia.

E questa ultima volta, il 18 -20 aprile scorso, in quel di Valeggio sul Mincio, per festeggiare i 55 anni.

Un incontro meraviglioso, con qualche assenza, purtroppo dovuta all’età che avanza con gli inevitabili “acciacchi”, ma in costante collegamento telefonico, grazie alla moderna tecnologia che ci permette di sentirci e di vederci anche in gruppo con il semplice “telefonino”.

Possiamo dire, senza tema di smentita, che solo noi Alpini sappiamo mantenere rapporti così saldi a dispetto del tempo che passa: una sacrosanta verità: una volta Alpino, si rimane Alpini sempre; un legame stretto sotto “naia”, è un legame che “dura tutta la vita”, un bisogno di un fratello Alpino, fa correre il fratello Alpino per dargli una mano o portargli un saluto o un semplice sorriso e una pacca sulla spalla per fargli sentire meno dolorosa una fatica o un dolore.

 

Vivia gli Alpini sempre..

 

Giuliano Ebranati

 

55 uno

 

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