1872 – 2022150 Anni di fondazione delCORPO degli ALPINI |
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Gen. Ignazio Gamba | Pres. ANA Sebastiano Favero |
Alpini, breve storia del corpo militare |
L’origine e la nascita del corpo degli Alpini è da riferirsi al giovane Ufficiale del Corpo di Stato Maggiore Giuseppe Domenico Perrucchetti. Siamo nel 1872 e i confini del Regno d’Italia vanno difesi dopo la guerra del 1866 contro l’Austria. L’idea di Perrucchetti è quella di istituire un corpo a difesa del confine alpino costituito, però, da soldati nati e cresciuti sul posto: i valligiani stessi sono chiamati alla difesa del territorio giacché conoscitori unici di tutte le sue specifiche. L’idea dell’Ufficiale è accolta generalmente con freddezza, tuttavia piace al Ministro della guerra, il Generale Cesare Ricotti Magnard. Un trucco per far nascere il corpo degli AlpiniInoltre, la costituzione di un nuovo Corpo impone l’approntarsi di una legge apposita da discutersi in Parlamento; vi sono tutte le difficoltà di incappare in una bocciatura anche e non solo per le difficili condizioni di bilancio in cui il Paese versa. Il Generale Ricotti inserisce l’iniziativa fra gli allegati del Regio Decreto numero 1056 del 15 ottobre 1872; l’atto tratta la riforma e il riordinamento dei distretti militari. Nell’allegato si parla della costituzione di 15 nuove “compagnie permanenti” reclutate su base territoriale. Il decreto va a buon fine e i primi reparti alpini chiamano a sé i ragazzi della classe 1852. Inizialmente definiti “distrettuali”, gli alpini vedono incominciare la propria lunga e oggi gloriosa storia. Le compagnie crescono tra l’ Ottocento e il NovecentoPartite da 15, a settembre del 1873 le compagnie diventano 24, divise in 7 “reparti alpini”. Quattro anni dopo sono già a cinque batterie e nel 1882, a dieci anni dalla nascita, gli alpini contano in totale 6 reggimenti. Nel 1887 nasce a Torino il primo reggimento di artiglieria da montagna. Nello stesso anno, come da Regio Decreto del 10 luglio 1887, si costituisce a Conegliano Veneto il settimo Reggimento alpini, contraddistinti dalle fiamme verdi. Nel 1910 nascono le Brigate, che restano come principale organizzazione fino al 1916. Gli Alpini e la Prima guerra mondialeDopo diverse organizzazioni provvisorie, fra la fine del 1917 e l’inizio del 1918, gli Alpini sono ordinati in tre battaglioni alpini, due compagnie mitraglieri, un gruppo d’artiglieria da montagna, un reparto cannoncini. All’inizio della Prima guerra mondiale nasce la Quinta divisione alpina, attiva in Alta Val Camonica, Alta Valtellina, Passo del Tonale, Adamello. Sul finire del conflitto nascono altre tre divisioni con 44 penne nere. E’ di questo momento storico il sacrificio dell’eroica cinquantaduesima divisione nell’Ortigara nel giugno 1917. |
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Assetti delle Truppe AlpineAlla fine della Grande Guerra, degli Alpini restano i Reggimenti, sciolti nel biennio 1915-1916, e poi presto ricostituiti. Tre anni dopo vengono create le Brigate alpine che nel 1920 diventano tre Divisioni alpine. Con il decreto del 7 gennaio del 1923 i Comandi di divisione diventano Comandi di raggruppamento: tre reggimenti alpini più uno di artiglieria di montagna. Nel 1926 vengono inquadrate le Brigate alpine che nel 1933 diventano quattro. Nel 1934, con il nuovo Ordinamento dell’Esercito, i Comandi di Brigata diventano Comandi superiori alpini. Questi vengono sostituiti, fra il 1935 e il 1943, con le Divisioni alpine: Prima Taurinense, Seconda Tridentina, Terza Julia, Quarta Cuneenese, Quinta Val Pusteria, Sesta Alpi Graie. A seguito della Seconda guerra mondiale e del trattato di pace di Parigi che, con l’adesione dell’Italia alla NATO determina la riorganizzazione delle Forze armate, fra il 1949 e 1953 vengono costituite 5 brigate: Prima Taurinense, Seconda Tridentina, Terza Julia, Quarta Orobica, Quinta Cadore. Tale organizzazione resta immutata fino al 1975. Con la riforma delle Forze armate di quell’anno, la nuova unità elementare è la Brigata alpina che guida battaglioni e gruppi e impiega alpini, artiglieri da montagna, genieri, trasmettitori, nuclei logistici. I Reggimenti, però, riprenderanno a esistere nel 1991, ammodernati e depositari di un lungo patrimonio storico e militare. |
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L’eredità degli Alpini: l’ANAL’Associazione Nazionale Alpini nasce l’8 luglio del 1919 a Milano, alla birreria Spatenbräu di Angelo Colombo, socio fondatore. Il primo presidente è Daniele Crespi. Risale a settembre 1920 la prima Adunata nazionale sull’Ortigara. Ne seguono altre venti fino al 1940, a Torino, poi la sospensione per sette anni a causa del conflitto mondiale. L’adunata riprende nel 1948, si stoppa nel 1950, anno del Giubileo, per poi mai più interrompersi. L’associazione è costituita da circa 350 mila tra Soci Ordinari ed Aggregati, con 80 sezioni in Italia, 30 sezioni nelle varie nazioni del mondo, più 8 gruppi autonomi: in Canada (Calgary, Sudbury, Thunder Bay, Vaughan e Winnipeg), in Colombia, Slovacchia e a Vienna. Le Sezioni si articolano in quasi 4.500 Gruppi. |
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Presentazione a Trento del 150° del Corpo degli Alpini - Associazione Nazionale Alpini (ana.it) |
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Video della Conferenza di Presentazione 150° Alpini | |
L’Esercito avvia le celebrazioni per il 150° anniversario delle sue Truppe Alpine - Esercito Italiano (difesa.it) | |
150° Anniversario di costituzione del Corpo degli Alpini Archivi - Report Difesa | |
Per il 150° anniversario delle Truppe alpine, l'Adunata di Rimini ospiterà tutte le bandiere di guerra (riminitoday.it) | |